Al Conservatorio “Scontrino” masterclass di canto lirico con Renato Bruson

Il Conservatorio di musica “Antonio Scontrino” di Trapani, in collaborazione con l’associazione Kaleidos di Palermo, ospita in questi giorni e fino a venerdì 10 maggio, una prestigiosa masterclass di Canto lirico, aperta anche ad allievi esterni, tenuta da uno dei più grandi interpreti dei nostri tempi, Renato Bruson, direttore didattico dell’Accademia lirica del teatro alla Scala di Milano e docente di Canto all’Accademia Chigiana di Siena e all’Accademia lirica di Spoleto.

Dopo avere studiato canto con la soprano Elena Fava Ceriati al Conservatorio di Padova, Bruson intraprese nel 1957 la carriera lirica a fianco di grandi baritoni dell’epoca come Tito Gobbi, Ettore Bastianini, Aldo Protti e Giangiacomo Guelfi, in opere di Bellini, Donizetti, Massenet, Verdi e Puccini.

Il debutto come solista risale al 1961, quando vinse il concorso del Teatro lirico sperimentale “Adriano Belli” di Spoleto nel Trovatore di Verdi. Nel 1962 debuttò nei Puritani di Bellini al Teatro dell’Opera di Roma e, successivamente, in Un ballo in maschera di Verdi al Maggio di Firenze.

Del 1964 l’esordio al teatro Biondo di Palermo ne La cambiale di matrimonio di Rossini, opera alla quale seguirono spettacoli indimenticabili: alla RAI di Torino Il matrimonio in convento di Prokofiev e alla RAI di Napoli nel Capriccio di Richard Strauss.

Grande specialista del repertorio verdiano e donizettiano, Bruson è dotato di un fraseggio elegante ed espressivo, di una voce brunita, all’occorrenza leggermente ruvida, e di una notevole presenza scenica. Malgrado l’età, la sua voce è ancora unita in tutta l’ottava centrale. Nel 2008, ormai più che settantenne, è stato Giorgio Germont nella Traviata prima alla Scala di Milano, con Mariella Devia nei panni di Violetta, e poi al Teatro Verdi di Salerno, sotto la regia di Franco Zeffirelli. Nel 2009 ha cantato nell’Andrea Chénier diretto da Daniel Oren al Carlo Felice di Genova e nel Rigoletto diretto dallo stesso Oren a Salerno. Nel novembre dello stesso anno ha cantato nell’Otello di Giuseppe Verdi al teatro dell’Aquila di Fermo, curandone anche la regia con la moglie Tita Tegano costumista e scenografa. Grande successo ha poi riscosso il Nabucco al Politeama di Catanzaro nel 2010 sotto la direzione di Daniel Oren e con la regia di Gigi Proietti.

Nel 2011 è stato festeggiato in tutti i teatri del mondo per gli straordinari 50 anni di carriera dal debutto lirico e  Tita Tegano ha curato un volume dal titolo Renato BrusonIl volto, il gesto e il passo, nel quale raccoglie i giudizi di critici musicali del calibro di Elvio Giudici, Enrico Castiglione, Rodolfo Celletti, Angelo Foletto, Daniele Rubboli e tanti altri.

La sua carriera artistica è proseguita con i recital al Teatro Liceu di Barcellona, a Vienna, al teatro alla Scala, al Regio di Parma, al Regio di Torino, al Teatro Massimo di Palermo e al Teatro Verdi di Salerno, dove sotto la direzione del maestro Daniel Oren dà ancora una volta la voce a Scarpia.

A partire dal 2012 si è dedicato più intensamente all’insegnamento, tenendo masterclass in tutto il mondo. Nel 2013, come addio alle scene, è stato invitato a partecipare ai festeggiamenti per il bicentenario dalla nascita di Giuseppe Verdi al Teatro Verdi di Busseto in qualità di regista e interprete nel Falstaff, insieme agli allievi dell’Accademia della Scala.