Sviluppo del crocierismo, Monti incontra armatori a Miami

La Sicilia si piazza al quinto posto, con 1.144.000 passeggeri e 733 toccate, nelle previsioni di Cemar Agency Network sul traffico crocieristico diffuse a Miami nell’ambito del Seatrade Cruise Global, il più importante appuntamento fieristico del crocierismo mondiale.

Le previsioni positive per il biennio 2019-2020 confermano l’Italia come la prima destinazione crocieristica del Mediterraneo, e “grazie alle prossime nuove navi in consegna durante questo biennio, navi sempre più green, ci sarà ulteriore spazio di crescita”, ha commentato Sergio Senesi, presidente di Cemar Agency Network.

A Miami era presente anche il presidente dell’AdSP del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti, con un fitto programma di incontri con gli armatori.

“In uno scenario complesso ma affascinante – sono le parole di Monti – i porti siciliani stanno finalmente recitando la loro parte facendo decollare in modo adeguato l’offerta turistica, ambientale, paesaggistica e culturale siciliana, e puntando in maniera decisa sulla riqualificazione infrastrutturale e ricettiva e sull’attrattività di territori meravigliosi, zeppi di archeologia, arte, paesaggi, enogastronomia di qualità”.

“Siamo riusciti a trasferire alle compagnie di crociera – prosegue il presidente della Autorità di Sistema Portuale della Sicilia occidentale, che oltre a Palermo ha la governance di Trapani, Termini Imerese e Porto Empedocle – la potenzialità di siti che erano inspiegabilmente sconosciuti, trasferendo al mercato americano, di grande interesse per i nostri scali, un concetto preciso: la Sicilia è oggi una terra lontana dagli stereotipi che l’hanno segnata e che non hanno più motivo di esistere”.

Un aspetto sicuramente incoraggiante anche per lo sviluppo del porto di Trapani ma che, al momento attuale, deve fare i conti con le problematiche legate alla profondità dei fondali e alla necessità di allungare la banchina “Garibaldi”. Se la prima questione è in fase di definizione – con l’avvio delle attività propedeutiche al dragaggio, altrettanto non si può dire per il molo dopo il parere negativo espresso dalla Capitaneria di porto di Trapani.