Incidente mortale a Xitta: interrogatorio di garanzia per la giovane che ha investito il ciclista

Ha rinunciato alla facoltà di non rispondere la giovane accusata di omicidio stradale per aver investito con la sua auto, una Hyundai i10, provocandone la morte, il 22enne maliano Ousmane Kone. L’incidente è avvenuto sabato scorso, intorno alle 23, sulla Statale 115 poco prima dell’abitato della frazione trapanese di Xitta. Il migrante viaggiava in direzione Paceco a bordo di una bicicletta priva di luci e dispositivi catarifrangenti.

La ragazza – come riferisce il suo legale, l’avvocato Natale Pietrafitta – ha collaborato pienamente rispondendo a tutte le domande del giudice. Ha raccontato di non aver visto il ciclista e di essere stata sorpresa dall’impatto. Si è poi fermata subito dopo il cavalcavia e ha chiamato i familiari che hanno dato l’allarme per i soccorsi.

Tra stasera e domani dovrebbe conoscersi la decisione del giudice sulla misura cautelare riguardante la giovane che è attualmente agli arresti domiciliari.
Il pm si è espresso per l’applicazione dell’obbligo di dimora nel comune di residenza con obbligo di permanenza in casa nelle ore notturne, il legale ha chiesto che non venga applicata alcuna misura cautelare – in attesa della celebrazione del processo – non ricorrendo, a suo giudizio, elementi idonei a giustificare una restrizione, anche a fronte del sano ambiente familiare in cui vive la giovane. Il padre è un poliziotto penitenziario e la madre una insegnante di religione.

Intanto si è appreso che Ousmane Kon sarà trasferito e sepolto in Mali, suo Paese di origine. lo hanno deciso due suoi fratelli che sono stati rintracciati e sono giunti in città, accompagnati da un legale per i necessari passaggi burocratici.
Ieri pomeriggio il vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli, si era recato al Cimitero per pregare per il giovane.