Torna “L’Italia che Resiste”, per resistere alle politiche di odio contro i migranti

TRAPANI. Domani, in piazza Saturno a partire dalle ore 17.00, il Comitato cittadino spontaneo che aderisce alla iniziativa nazionale “L’Italia che resiste”, convoca il popolo dei Resistenti alle politiche di odio contro i migranti per affermare i valori di libertà, solidarietà e uguaglianza sanciti dalla nostra Carta Costituzionale.
L’iniziativa è stata presentata oggi durante una conferenza stampa svolta nell’ex aula Consiliare di Palazzo d’Alì.

“L’Italia che resiste – spiega la coordinatrice del gruppo trapanese – significa riprendere in mano i valori della resistenza che sono trasversali e che hanno portato alla redazione di uno dei più bei documenti, ovvero la nostra carta costituzionale. Sarà una manifestazione civile, per affermare che l’Italia è un paese per l’accoglienza, la convivenza e la integrazione degli stranieri che arrivano nel nostro paese col semplice desiderio di vivere in pace, trovare lavoro e dare il proprio contributo alla comunità nazionale”.

Una manifestazione che figlia di un assemblamento spontaneo che si è svolto ad inizio febbraio, sempre in piazza Saturno che ha visto molto partecipare discutere intorno ad un cerchio dei problemi delle periferie umane, dei problemi di quelle persone che, in questo momento storico italiano, non si sentono rappresentate né, però, hanno una voce per poter protestare.

“Dobbiamo riappropriarci della bellezza del nostro paese, rappresentata idealmente dalla costituzione, e richiedere i diritti da essa sanciti siano effettivamente applicati. Una reazione civile – continua la coordinatrice de L’Italia che resiste Trapani – contro politiche aggressive e propagandistiche, quali il recente decreto “sicurezza”, che colpiscono i migranti presenti nel nostro paese rendendo non esigibili diritti fondamentali della persona umana senza peraltro assicurare maggiore sicurezza alle nostre città, e per contrastare diffusi atteggiamenti di indifferenza se non marcatamente xenofobi e razzisti”.

Numerosi i singoli cittadini e le organizzazioni sul territorio, di diverso orientamento e natura, hanno già aderito: Un Mediterraneo di Pace, Libera, Anpi, Cgil, Art. 1 , Cif Marsala, Trapani per il Futuro, Punto Dritto, Trapani Cambia, Art. 21, Saman, Arcobaleno, e tante altre in fase di acquisizione.

“Un lavoro capillare di ricostruzione culturale e di approfondimento della realtà – conclude Astrid Di Pasquale – del nostro paese ci attende per scuotere ed aprire le coscienze individuali alla solidarietà e per mettere al centro del discorso pubblico la nuova dimensione del fenomeno migratorio in relazione alla tenuta della democrazia”.

Domani il secondo appuntamento, con una parte della città che, pacificamente, entra in pieno contrasto con le politiche dell’attuale ministro degli interni, Matteo Salvini, che diversamente da mesi pratica il diktat dei “porti chiusi”.