Una scuola “assessore”, all’ITI Leonardo Da Vinci le deleghe di smart city

TRAPANI. Certo, non si può dire che Giacomo Tranchida non abbia fantasia. Mai si era realizzato di poter nominare “assessore” un’intera scuola. Questo è accaduto questa mattina durante la conferenza dedicata all’attività “Zero Robotics” all’Istituto Tecnico Industriale Leonardo Da Vinci.

Sebbene, formalmente, non potrà essere il quinto assessore e quindi non si completerà la squadra assessoriale, con una convenzione ad hoc l’istituto Leonardo Da Vinci avrà la delega alla Smart City.

In pratica tutta la struttura studentesca si occuperà in urbanistica e architettura dell’insieme di strategie di pianificazione tese all’ottimizzazione e all’innovazione dei servizi pubblici così da mettere in relazione le infrastrutture materiali delle città con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita grazie all’impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità, dell’ambiente e dell’efficienza energetica, al fine di migliorare la qualità della vita e soddisfare le esigenze di cittadini, imprese e istituzioni.

«Da mesi rifletto ad una soluzione del genere – afferma il Sindaco Giacomo Tranchida -, laddove ci sarà una progettualità con la scuola concordata, io la farò applicare dando, di fatto, direttiva al dirigente».

A memoria d’uomo è la prima volta che accade una cosa del genere a Trapani. È facile pensare che anche in Italia questa mossa di Tranchida possa fare storia.

Da mesi il primo cittadino cercava l’ultimo assessore e gli identikit erano due: o un esperto in urbanistica o un giovane esperto di smart city.

Con questa mossa Tranchida riesce a creare un ipotetico sesto assessore (la scuola Leonardo Da Vinci) mantenendo lo slot per un urbanista “libero” per un altro professionista. Insomma, moglie ubriaca e botte piena.

«In questo modo – dice Tranchida – penso di aver trovato il miglior assessore possibile in questo settore, con questi ragazzi ho già sperimentato alcuni progetti in passato, come per esempio “Erice cardiprotetta”. Tante sono le possibilità: ampliare un app del genere per tutto il territorio o utilizzare infrastrutture già esistenti come possibili nuovi hotspot per il WiFi».

Le possibilità sono enormi, creare interazione diretta tra l’amministratore e le possibili nuove tecnologie può permettere al comune di Trapani d’inventare qualcosa d’interamente nuovo.