Che la festa abbia inizio. O meglio, almeno proviamoci. Con questo spirito e con la voglia di realizzare un grande evento, il sindaco di Trapani, in collaborazione con le amministrazioni di Erice, Valderice, Marsala, Paceco, Custonaci e San Vito Lo Capo, ha presentato alla stampa la candidatura per le Europeade del 2021.
L’Europeade è un incontro annuale indipendente di 5.000 persone coinvolte nella danza e nella musica folkloristica e provenienti da tutta Europa. Si incontrano ogni anno per una settimana, in estate, spesso in una nuova città in Europa, dove i vecchi partecipanti si uniscono ai nuovi gruppi.
Si esibiscono nelle danze tipiche nel corso degli spettacoli che si tengono nelle grandi arene cittadine: organizzano un ballo, una parata ed una funzione ecumenica.
I gruppi possono ballare, cantare e suonare la propria musica in costume per tutta la città, durante tutto il giorno. È centrale la condivisone della cultura regionale con gli abitanti del luogo e gli uni con gli altri.
La 56ª Europeade si terrà a Frankenberg, in Assia, in Germania dal 17 al 21 luglio. E proprio in quelle date Trapani scoprirà se potrà prepararsi per il 2021. Alla manifestazione il sindaco Tranchida presenterà un dossier a supporto della candidatura.
L’indotto economico generato dall’evento per tutto il territorio sarebbe “devastante” ma non in senso negativo. Questa terra spesso è stata sottovalutata. Spesso questa provincia è stata definita “la fine dell’Europa”. Ora, l’idea, si vuole ribaltare.
“Vogliamo che Trapani sia l’inizio dell’Europa” ha affermato Giacomo Tranchida alla conferenza stampa che ha visto presente anche il presidente dell’Europeade nonché sindaco di Frenkenberg Rüdiger Heb, entusiasta del comitato d’accoglienza riservato dai sindaci.
“Ho tutta l’intenzione e l’interesse di creare un sentimento europeo” dichiara Rüdiger Heb. “Mi auguro che al mio ritorno a Frenkenberg possa dare al sindaco Tranchida questa risposta positiva. Europeade – continua il presidente – è una grande manifestazione, una grande festa. I partecipanti arrivano da diverse nazioni europee che vivono nell’amicizia, attraverso la musica, la danza e il folklore specifico di ogni gruppo”.
Da troppi anni ci siamo quasi nascosti dall’Europa. Ora abbiamo l’opportunità di rendere Trapani il centro dell’Europa. Almeno dal punto di vista folkloristico e per una settimana.
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