TRAPANI. “Le convenzioni comunali andavano fatte” così tuona il segretario provinciale del PD Marco Campagna.
“Andavano fatte per rispetto delle iscritte e degli iscritti del Partito Democratico che hanno il diritto di scegliere il proprio segretario nazionale, come sta avvenendo in tutta Italia e nonostante una scelta incomprensibile, 17 circoli su 21 sono andati al voto. Dispiace che il voto sia avvenuto in queste condizioni e per precisa responsabilità di pochi, ma noi che abbiamo sempre messo davanti la nostra comunità politica rispetto alle aree politiche, ancora una volta e con senso di responsabilità, abbiamo garantito il voto”.
Nei quattro circoli in cui non si è votato (Trapani, Erice, Petrosino e Mazara) tutto ciò è avvenuto per imposizione del delegato della commissione provinciale o del Segretario di circolo, senza una discussione che permettesse agli iscritti di capire e poter decidere, secondo quanto riferisce Campagna.
“In un momento così difficile per il paese non è consentito a nessuno di “giocare” con i regolamenti per interesse personale, il partito democratico è delle iscritte e degli iscritti e sempre così sarà. Ringraziamo – conclude il segretario provinciale del Partito Democratico – tutte le iscritte e gli iscritti che nonostante tutto si sono recati nei circoli con la voglia di ascoltare e confrontarsi e che hanno espresso liberamente il proprio voto. Provvederemo ora a convocare tutti i delegati per la convenzione provinciale”.
I risultati delle consultazioni premiano Zingaretti con l’84,5%. Una percentuale più che bulgara. Sotto il dieci per cento gli inseguitori: Martina 9,5% e Giachetti 6%.
La risposta della segreteria comunale del circolo PD di Erice, per ora composta da Carmela Daidone e Gianrosario Simonte, non si, però, fatta attendere. Il circolo non ha un ha un segretario e quindi per la convenzione era necessario un garante.
“A Erice era stato assegnato il signor Piccirillo, proprio il componente messo in discussione dal ricorso. Dopo le indicazioni del signor Bruno, componente della commissione regionale per il congresso, in osservanza delle regole, non potevamo certo fare la convenzione” concludono i due.