Regione Sicilia e i disabili: allarme tagli fondi regionali per 22 milioni di euro

“In Sicilia si ventilano tagli pesantissimi per 22 milioni di euro ai fondi regionali per il sostegno ai disabili, dai ciechi ai sordi, fino ai bambini che necessitano di assistenza a scuola”.

Queste sono le preoccupazioni delle varie associazioni operanti nel settore dei servizi per la disabilità. A raccogliere l’allarme è Igor Gelarda, responsabile regionale enti locali della Lega.

Ad essere colpiti sarebbero in primis i non vedenti, come si legge dai documenti di bilancio, che nei vari capitoli vedono sfumare oltre un milione e mezzo di euro. Tagli anche ai servizi essenziali come l’addestramento dei cani per i ciechi e la stamperia braille (in Sicilia ci sono 650 giovani ciechi che studiano esclusivamente su testi braille). Tagli di quasi un milione di euro pure a chi ha bisogno di sostegno economico, oltre ai sordi, ai consultori ed in genere ai centri di ascolto.

“Le attività dell’Unione ciechi vengono falcidiate con quasi 600 mila euro in meno – spiega Gelarda – passando da un milione e 725 mila euro a un milione e 151 mila. Tagli maggiori per l’istituto messinese Hellen Keller, che si occupa di cani guida, insostituibili per l’autonomia dei non vedenti: la dotazione passa da 744 mila euro a 420 mila. La mannaia sociale prosegue con meno 39 mila euro al comitato regionale dell’ente nazionale per i sordomuti; meno 256 mila euro per l’istituto per ciechi opere riunite Salamone e Florio; meno  33 mila euro al capitolo per tutelare le nascite nelle famiglie meno abbienti, meno 17 mila euro a consultori; meno 15 mila euro all’istituto Gioeni di Catania. Sempre nel capoluogo etneo – prosegue il responsabile regionale enti locali – per la stamperia regionale Braille il finanziamento passa da un milione e 730 mila euro a un milione e 154 mila. Anche il fondo destinato ai contributi per i soggetti bisognosi di contributo economico subirà una grossa sforbiciata – fa notare ancora Gelarda – passando a 6 milioni e 224 mila euro, registrando quindi un segno meno di quasi un milione di euro”.

Non è stato risparmiato – si continua nella nota – neanche Fulvio Frisone, il “figlio della luna”, raccontato perfino in una fiction Rai.

“Genio della fisica noto in tutto il mondo, Frisone ha rinunciato ad una cattedra nell’Illinois per rimanere in Sicilia. E la sua terra per onorarlo cosa fa? – conclude Gelarda – . Gli taglia il fondo di altri 10 mila euro, soldi che servono per garantirgli l’assistenza quotidiana vista la sua gravissima condizione fisica“.

“Dovete sapere che esiste una teoria, che non è nostra ma che abbiamo fatto nostra, in base alla quale le persone con disabilità si dividono fra rancorosi e solari. I primi sono quelli arrabbiati col mondo per quello che gli è successo, i secondi sono quelli che hanno deciso di viverla come una nuova opportunità”.

Facciamo in modo che questa nuova opportunità non sia negata e annientata. Nascere con un deficit è snervante, ma ancora più sfiancante è non poter ricevere la giusta assistenza per vivere la propria seconda possibilità di vita.

Ecco i documenti: