Tranchida a tutto campo: ecco la sua ricetta per rilanciare il territorio nel 2019

Trapani è un cantiere aperto. Durante l’ultima conferenza stampa dell’anno, il sindaco Tranchida è stato schietto: “Qualcosa è stato fatto, ma tanto bisogna ancora fare”. Innumerevoli sono i temi trattati dal primo cittadino che da buon politico ha snocciolato numerose idee, proposte e anticipazioni del 2019 ormai prossimo. Numerosi sono i cantieri che si apriranno: sia figurativi che materiali. “Li apriremo anche a costo di sporcarci: la polvere non mi ha mai preoccupato”. Tranchida è un fiume in piena. È come se non abbia smesso di essere in campagna elettorale: il suo duemila diciotto nasce da una percentuale bulgara e non si vergona di effettuate scelte anche impopolari ma necessarie. L’obiettivo, questo punto, è ormai chiaro: Tranchida vuole rilanciare Trapani per lasciare il segno.

Numerose sono le tentazioni, ma pragmaticamente il primo cittadino vuole puntare su cultura – “Sono fermamente convinto, a differenza di altri, che con la cultura si possa mangiare. Abbiamo un territorio straordinario con un triangolo naturale (porto, Torre Ligny, Colombaia) che da solo può essere un traino” – , puntare sull’università – “Dobbiamo sederci con il rettore dell’università di Palermo Fabrizio Micari e pianificare, insieme, quali possano essere i corsi di laurea per spingere ancora di più il territorio” – e puntare sui trasporti – “Porto e aeroporto devono essere dei temi centrali e dobbiamo fare tutto il possibile”.

Non si risparmia qualche intervento in tackle verso il primo cittadino di Marsala, Alberto Di Girolamo, e al senatore nonché il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Vincenzo Maurizio Santangelo.

“Di Girolamo – afferma Tranchida – se non riesce a mettere con le spalle al muro la Regione riguardo i fondi per l’aeroporto di Birgi si può anche dimettere da coordinatore territoriale. Il pericolo è che il cerino in mano finisca poi ai comuni e Di Girolamo rischia di diventare il bersaglio per il mancato decollo dell’aeroporto”.

Riguardo Santangelo, il primo cittadino di Trapani non l’ha mai citato direttamente ma ha affermato che “Non andrò mai a Roma a bussare alla porta di un sottosegretario ad elemosinare”. Non si risparmia anche verso l’alleato dei 5 stelle. “Inviterò Salvini a Trapani solo quando metterà dentro Matteo Messina Denaro e soprattutto il giorno in cui potenzierà il numero di poliziotti, carabinieri e guardi di finanza in questo territorio”.

Ma la ricetta alla fine è semplice: “questo territorio ha bisogno di progetti, accantoniamo le ideologie e i campanilismi e creiamo un polo attrattivo della Sicilia occidentale”.