La consigliera comunale di Trapani Marzia Patti ha commentato la decisione del consiglio comunale di Erice che ha dato il via libera per la creazione del Campus universitario. L’ex presidente dell’associazione Unitrapani scrive una lettera aperta che pubblichiamo interamente.
Apprendo che, dopo il dibattito avvenuto durante il Consiglio comunale ericino, è stato approvata la proposta (con tutti i suoi emendamenti) inerente il “campus universitario”.
Necessaria è, dunque, una breve riflessione da parte mia, che ho scelto di frequentare l’università di Trapani e scommettere su questo territorio.
La storia del Polo Universitario è – o, comunque, dovrebbe essere – nota a tutti: un Polo oggetto di critiche, di riflessioni, di delusioni e di scontri politici.
Protagonisti di questa storia gli studenti che, a differenza dei loro colleghi iscritti presso altre università, tra le molteplici preoccupazioni, vivevano con la paura che il sogno di avere un’università a Km0 svanisse.
Eppure, in qualità di rappresentante degli studenti, quando mi confrontavo con chi era amministratore e consigliere comunale, quando insieme ai docenti ed ai membri del Consorzio Universitario cercavo di trovare una soluzione, mi chiedevo perché la politica non comprendesse che questo Polo poteva e doveva essere una risorsa per questo territorio e per i suoi cittadini.
Da questa domanda, nascevano diverse manifestazioni.
Inizialmente, sette donne cominciarono a stare scomode sulle loro sedie. Chiusero i libri e decisero di portare avanti l’iniziativa “Il Polo non si tocca”. Di lì a poco, decine di studenti, centinaia di universitari, insieme ai docenti – senza aver bisogno di ricevere alcun invito espresso-, spinti meramente dalla voglia di cambiare realmente la situazione, di migliorare la realtà universitaria trapanese, di scommettere su questo nostro territorio, scendevano in piazza e reclamavano il loro diritto di proseguire gli studi qui, di avere un Polo che potesse diventare ed essere la scelta universitaria di molti giovani universitari del domani, anche in una prospettiva di crescita.
Unico fine personale era quello di difendere – non solo con le belle parole, qualche comunicato o i bei post su Facebook!- la propria università.
“Mettendoci la faccia”, sempre.
La determinazione che ha caratterizzato questi ragazzi ed una serie di altre iniziative hanno comportato un cambio di rotta, sia politico che universitario: nuovi Corsi di Laurea, l’idea di portare studenti Erasmus a Trapani, un video che è diventato simbolo di questo Polo.
Ieri, finalmente, dopo anni di proteste, manifestazioni a tutela del nostro Polo Universitario e del suo mantenimento in vita, nonostante qualche errore di valutazione circa i propri investimenti economici, le amministrazioni che sorgono in questo territorio hanno fatto un passo avanti indispensabile per il potenziamento e la creazione di una città a misura di giovani (nella fattispecie, di studenti universitari).
Finalmente, le amministrazioni comunali di questo territorio, in un’ottica d’avanguardia, hanno compreso che lavorando in sinergia con l’università di Palermo è possibile realizzare il sogno di un’università – funzionante ed attrattiva – sul nostro territorio, offrendo servizi funzionali alla struttura universitaria.
Un plauso all’odierno consiglio comunale ed alla Giunta ericina. Azioni come queste sono esempio di una buona politica, che mira ad implementare le infrastrutture a servizio dello sviluppo culturale e formativo trapanese.
Il primo passo verso la realizzazione di un sogno che sento un po’ mio.
Ieri come oggi.
Marzia Patti