Il petrolio costa meno, ma non la benzina e il Codacons minaccia lo sciopero

Il Codacons in Sicilia  è pronto ad indire lo “sciopero della benzina” e organizzare manifestazioni di protesta in piazza – al pari di quanto avvenuto in Francia – se nei prossimi giorni i listini dei carburanti alla pompa non scenderanno ulteriormente.

Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons spiega “ le quotazioni internazionali del petrolio hanno subito un vero e proprio tracollo, diminuendo del -30% in un solo mese. A fronte di tale calo avrebbe dovuto registrarsi una progressiva e sensibile diminuzione dei prezzi dei carburanti venduti ai distributori, ma al contrario i listini di benzina e gasolio rimangono ancora elevati: il prezzo medio della verde è sceso alla pompa solo del -3,5% rispetto al mese scorso, mentre per il gasolio i ribassi sono minimi e pari al -2,2%”.

Per il Codacons ci sono ampi margini per ottenere una riduzione dei prezzi praticati ai consumatori, e i listini di benzina e gasolio, in assenza di speculazioni, potrebbero calare ancora tra i 10 e i 13 centesimi di euro al litro, con un risparmio per i consumatori compreso tra i 5 e i 6,5 euro a pieno.

“Chiediamo al Governo nazionale di intervenire con urgenza per calmierare i prezzi dei carburanti e introdurre misure finalizzate a colpire le speculazioni sui listini – prosegue Tanasi – E se a fronte di ulteriori cali del petrolio i prezzi di benzina e gasolio non registreranno nei prossimi giorni adeguate diminuzioni, proclameremo uno “sciopero della benzina” invitando gli automobilisti a scendere in piazza per manifestare contro le speculazioni”.