TRAPANI. Accelerare i tempi per la fusione dell’aeroporto di Birgi con quello di Palermo; rendere subito disponibili i fondi stanziati come ristoro per la chiusura dell’aeroporto nel 2011 per la guerra in Libia; chiedere ai sindaci di confermare nei Bilanci i fondi per il co-marketing; chiedere alla Regione di potenziare i collegamenti tra Birgi e Punta Raisi; disponibilità a farsi carico del coordinamento e della gestione di tutte le azioni previste.
Sono le cinque richieste avanzate dal distretto turistico della Sicilia Occidentale in merito al futuro e allo sviluppo dell’aeroporto di Trapani Birgi. Tema affrontato nel corso di una riunione andata in scena nella sede dello stesso distretto, prima tra i membri del CdA e poi tra sindaci, il commissario del libero consorzio e alcuni soci, operatori privati del distretto. Incontro al quale ha anche partecipato il prefetto Darco Pellos.
LE RICHIESTE – Cinque le proposte avanzate. La prima è un incontro urgente tra i sindaci e il presidente della Regione per capire i tempi e le modalità della fusione tra i due aeroporti, dal momento che ad oggi non è comprensibile se il percorso è stato avviato e come. La seconda chiedere di rendere immediatamente disponibili al distretto le risorse destinate come ristoro per la chiusura dell’aeroporto durante la guerra in Libia, che si aspettano dal 2011, per avviare un piano di promozione territoriale condiviso con operatori, forze sociali e sindacali e Comuni. La terza è la richiesta avanzata a tutti i sindaci di confermare, nei bilanci pluriennali, le risorse previste per il co-marketing e la promozione del territorio, al fine di essere pronti ad effettuare e a condividere azioni ad integrazione previste dal bando in corso di aggiudicazione. Ed ancora, la quarta la richiesta, con forza, alla Regione di potenziare i collegamenti fra i due aeroporti di Trapani e Palermo tramite pullman, soprattutto per garantire la mobilità dei turisti tra Punta Raisi e il territorio della provincia di Trapani. Infine, la quinta proposta è la disponibilità del distretto turistico della Sicilia Occidentale, in assenza degli altri soggetti interessati, a farsi carico del coordinamento e della gestione di tutte le azioni previste, con coinvolgimento degli operatori turistici privati, sia singoli che riuniti in rete d’impresa, in accordo con le forze sindacali e sociali del territorio della provincia.
PAGOTO – “Speriamo tutti, e siamo certi, che il bando in corso di aggiudicazione farà incrementare il traffico su Trapani Birgi – ha spiegato Giuseppe Pagoto, presidente del distretto turistico della Sicilia Occidentale -, ma siamo consapevoli che, probabilmente, da solo non basterà per far raggiungere al territorio e allo scalo i numeri necessari e auspicati. Pertanto torniamo a chiedere al presidente della Regione un incontro con tutti i sindaci per conoscere tempi e modalità della fusione con l’aeroporto di Palermo, pronti ad ogni azione concreta a salvaguardia del territorio e del suo sviluppo”.
BONGIORNO – “E’ assolutamente positiva l’idea di far svolgere un ruolo di collante e di cabina di regia al distretto turistico – spiega Gregory Bongiorno, vice presidente del distretto -. Serve, infatti, una nuova strategia progettuale per l’aeroporto che passi immancabilmente dall’idea di fare sistema fra tutti gli attori coinvolti: Comuni, associazioni di categoria e ovviamente gli imprenditori privati”.