Trapani: una domenica tutta a COLORI.

Mentre sui social che hanno fatto da tam tam per divulgare la notizia, ora impazzano commenti entusiasti e critiche impietose, oggi, a giochi fatti è giusto capire come e perchè è potuto accadere che Trapani, città Mediterranea della Musica, abbia potuto ospitare una festa che trae origine dall’India, altro che Mediterrano, ma che ormai, come Halloween, si cerca di imporre in tutto il mondo solo per puro business.
Ed allora, solo per chiarezza e trasparenza che dovrebbero essere l’unica cosa HOLY (nel senso di sacro) per chi fa informazione a Trapani, questo HOLI (nel senso di quello che è successo ieri sulla spiaggia libera di Piazza Vittorio:
chi l’ha organizzato? Pubblico o Privato?
Chi ha investito in termini di soldi lavoro ed ingegno per realizzare questa festa?
Quanto è costato ad ogni partecipante un kit di colori, chi li vendeva? sono soldi che sono rimasti a Trapani o trattandosi di una tappa di un tour, sono andati a finire chissà dove?
Insomma, chi ha fatto cassa? Privati o Ente Luglio?
E poi, quanto ha incassato l’Amministrazione Comunale che deve fare gli interessi di tutti i cittadini, concedendo il suolo pubblico?
Quanto è costato all’Amministrazione Comunale organizzare “tutto” il servizio d’ordine nelle zone attigue?
Chi ha smontato e rimontato le pedane collocate su quella spiaggia dal Comune la settimana scorsa?? e a che costo?
E dopo questo HOLI Trapanese, chi ha ripulito la spiaggia? gli stessi che hanno organizzato la festa dei colori o gli operai dell’Ente Luglio, o della Trapani Servizi? insomma, il ripristino dei luoghi, a spese di chi, di privati o del contribuente?
C’è poi un mio dubbio (ma forse non soltanto mio): se questa questa manifestazione commerciale molto di moda nelle grandi metropoli che viene spacciata per “la festa indiana dei colori, della primavera, e dell’uguaglianza” non fosse stata inserita nelle manifestazioni del Luglio, L’Amministrazione Comunale di Trapani l’avrebbe mai autorizzata?
So che molti adolescenti e giovani si sono parecchio divertiti, e non vedono l’ora che si rifaccia… ma ritengo che, se c’è di mezzo una qualsiasi combutta tra pubblico e privato, tutti debbano sapere come e perché vengano organizzate cose del genere, sia chi vi ha partecipato con gioia e soddisfazione, sia chi non vi ha partecipato.
Parlo di centinaia di Trapanesi che, per fare in modo che altri trapanesi e non trapanesi domenica gioissero di questa assoluta novità, hanno dovuto rinunciare durante tutte le ore occorse per montare, per festeggiare, per smontare ed infine ripulire il tutto, alla fruizione di uno spazio pubblico apprezzato anche dai turisti, come l’ormai unica spiaggia libera del centro di Trapani.
Ed è giusto che lo sappiano anche altre centinaia di trapanesi che, ieri pomeriggio, per attraversare i trenta metri del tratto di litoranea antistante Piazza Vittorio, per il casino che c’era tra macchine in tripla fila, musica ad alto volume e giovani ubriachi di colori, hanno impiegato più di quindici minuti. Io ne ho impiegati più di cinque, ma solo perché ero in bicicletta.
Ritengo che solo così, con insindacabili numeri alla mano si possa stabilire l’esatta valenza di pubbliche iniziative, da quelle più festose e colorate a quelle più tediose e nebulose.
Buona Trapani a Tutti.
Nicola Conforti

la festa: (foto Ente Luglio)
Holi festa colori Trapani

Stamattina la spiaggia:
vernice in spiaggia 2