Regionali: cresce l’astensione dichiarata

Due milioni di elettori siciliani, se si votasse oggi per le Regionali, rimarrebbero a casa. E il nuovo Presidente della Regione potrebbe essere eletto con meno di 900 mila voti. A 25 giorni dall’appuntamento elettorale di fine ottobre, secondo il Barometro Politico dell’Istituto Demopolis, cresce ulteriormente e l’astensione dichiarata raggiunge il 44%: l’area del “non voto” assume così nell’Isola una dimensione che non ha riscontri nell’ultimo decennio. “Ci si reca alle urne – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – in un contesto caratterizzato da una gravissima crisi economica ed occupazionale, con una percezione di progressivo impoverimento delle famiglie ed un’insicurezza, sempre più diffusa, che attraversa indistintamente ogni strato sociale. In questo clima, gli scandali delle ultime settimane, a partire dal caso della Regione Lazio, hanno ulteriormente eroso la residua fiducia dell’opinione pubblica nei partiti.

Risulta molto alto anche il numero di coloro che non hanno ancora compiuto una scelta: oltre 800 mila elettori (il 31% tra quanti intendono comunque recarsi alle urne) si dichiarano ancora indecisi.  L’analisi di Demopolis rivela, fra l’altro, un livello di fedeltà sempre più basso alle scelte compiute nella precedente tornata elettorale: una variabile che rende la competizione di fine ottobre densa di incognite per l’intera classe politica regionale.

Riguardo le intenzioni di voto per i partiti, il quadro politico sembra caratterizzato da uno scenario di grande frammentazione: nessuna lista – secondo i dati di Demopolis – andrebbe oltre il 18% nei consensi. Se si votasse oggi, afferma Demopolis, lo schieramento vincente sarebbe privo di una maggioranza all’ARS che – in assenza di accordi post elettorali – rischierebbe di risultare  più ingovernabile di quella uscente. Partita del tutto aperta quella per la Presidenza della Regione: sfida a 3 con Nello Musumeci (29%) e Rosario Crocetta (28,5%), in sostanziale parità, per il momento in vantaggio su Gianfranco Miccichè. 

Differentemente dalle recenti Amministrative – sostiene il direttore di Demopolis Pietro Vento – con la legge elettorale delle Regionali, il peso delle liste collegate tornerà a pesare, significativamente, anche sul consenso dei candidati alla Presidenza. Ma, per la loro storia, alcuni dei principali candidati appaiono in grado di attrarre consensi personali e trasversali, ben oltre l’area delle proprie liste di riferimento”.

L’indagine è stata condotta dal 29 settembre al 2 ottobre dall’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis, su un campione di 1.280 intervistati, rappresentativo dell’universo degli elettori siciliani, stratificato per genere, età, titolo di studi ed area di residenza.