Canti del Mare “Mattanze”, spettacolo in scena il 12 ottobre

Appuntamento alle ore 19:00, presso l'ex Stabilimento Florio, per lo spettacolo proposto dal Conservatorio di musica "A. Scontrino" in collaborazione con il Comune di Favignana

Va in scena martedì 12 ottobre alle ore 19:00 lo spettacolo Canti del Mare “Mattanze”, proposto dal Conservatorio di musica “A. Scontrino” in collaborazione con il Comune di Favignana.
Il progetto, finalizzato alla riappropriazione delle tradizioni musicali del trapanese, è concepito per restituire identità e memoria al mondo del mare con l’intenzione di catturare pubblico ed interpreti in una dimensione magica ed evocativa.

L’antico rituale della pesca del tonno, con il suo tragico intreccio di vita e morte, rivivrà, tra gli spazi del’Ex Stabilimento Florio, nei canti rielaborati da Mario Modestini nelle sue “Mattanze”, con immagini e suoni a cura dell’etnomusicologa Giuseppina Colicci e la regia di Betty Lo Sciuto.
La partitura del Maestro Modestini, fondata sull’amore per la musica di tradizione orale siciliana e su una lunga esperienza anche a fianco di Rosa Balistreri, sarà eseguita in una nuova versione cameristica dal Modern Ensemble del Conservatorio diretto dal Maestro Simone Veccia e formato da studenti quali Giovanni Balistreri – sax tenore – e Rita Bianco – sax contralto -, due eccellenze musicali dell’isola, Clara Galvano – sax soprano -, Sandro Caracappa alla chitarra, Lorenzo Di Cristina anche lui alla chitarra e Lotta Mathilde Rink, controfagottista appena arrivata da Weimar per un soggiorno Erasmus.

Dell’ensemble vocale faranno parte sia voci pop come Giorgia La Commare e Sara Vetrano che liriche come Antonino Arcilesi, Aurora Baiamonte, Martina Saviano e Anna Maria Sotgiu, con l’intervento dei docenti Nunzia Carrozza, Ugo Guagliardo e Maurizio Maiorana, interprete storico di Mattanze.

Lo spettacolo, darà il benvenuto dell’isola ai partecipanti al grande Laboratorio teatrale antropologico “Presenza dell’attore e Percezione dello spettatore”, organizzato dalla Fondazione Barba Varley in collaborazione con Linee Libere e Teatro Proskenion, Nordisk Teaterlaboratorium-Odin Teatret (Danimarca) e The Grotowski Institute (Polonia).