Un “debutto” di fuoco. Dopo anni, il Consiglio Comunale di Trapani ieri sera è tornato a palazzo d’Alì per l’indisponibilità della sala di Palazzo Cavarretta, inagibile al momento. Dopo mesi, quindi, l’aula è tornata in presenza e l’approvazione del Regolamento per l’istituzione dell’Ispettore Ambientale Comunale Volontario è stata tortuosa.
Ci sono volute quasi 7 ore: l’assemblea infatti è terminata alle 2.54 dopo che intorno alle 20.30 era mancato il numero legale in aula con la minoranza uscita e la maggioranza rimasta in 12 elementi (il minimo è di 13). Corse, chiamate notturne e convocazioni via WhatsApp hanno ricompattato la maggioranza che dalla ripresa dei lavori in poi non si è fermata.
L’attacco della minoranza è stato poderoso con la presentazione di più di 100 emendamenti, quasi metà resi inammissibili dai tecnici, gli altri votati dall’aula negativamente. Il testo approvato, quindi, non è stato modificato. Da un lato, sembra un messaggio chiaro alla stessa minoranza: non si concede nulla. Forse la via del dialogo potrebbe essere più fruttuosa.
Riguardo il Regolamento per l’istituzione dell’Ispettore Ambientale Comunale Volontario, l’ispettore ha il compito di informare ed educare i cittadini sulle modalità e sul corretto smaltimento dei rifiuti, prevenire comportamenti irrispettosi del vivere civile che arrecano danno all’ambiente, vigilare, controllare e accertare il rispetto della legge a tutela dell’ambiente ed effettuare le apposite segnalazioni alla Polizia Locale. Si tratta dunque di una figura di fondamentale importanza per combattere il fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti in strada.