Continua incessante il lavoro del Comitato pro fusione tra Trapani ed Erice. E giorno dopo giorno, arrivano idee che, fondamentalmente, potrebbero aiutare la città. Giovanni De Santis, vicepresidente e portavoce del Comitato, ha spiegato come nella periferia di Trapani ci sia una “miniera d’oro”. A Milo, infatti, è presente una fonte d’acqua termale con una portata di 60 litri al secondo. Si trova proprio alle spalle della Caserma dei Vigili del Fuoco.
“Dell’esistenza di questa fonte preziosa sono state messe al corrente tutte le Amministrazioni Comunali degli ultimi due decenni – spiega De Santis – ma il cilindro è rimasto lì arrugginito, senza che nessuno abbia mai nemmeno immaginato di inventarci attorno un’impresa capace di produrre sviluppo e lavoro”.
Ma quali vantaggi potrebbe avere la nuova città di Trapani-Erice, sfruttando questo tesoro sotterraneo? La risposta arriva dallo stesso De Santis: “Ci sarebbe la possibilità di impiantare uno stabilimento termale gestito dalle società partecipate dal Comune, che sarà capace di attirare significativi flussi turistici in entrata, in bassa stagione e di creare posti di lavoro per trapanesi ed ericini; utilizzare la fonte per attivare un servizio di teleriscaldamento (fornitura di acqua calda in rete) a basso costo, a servizio dei quartieri Milo, Fontanelle Milo e Villa Mokarta (Trapani); Pegno e San Giovannello (Erice); immettere acqua potabile in rete, attraverso un potabilizzatore con il quale trattare l’acqua sulfurea; produrre energia elettrica”.
Insomma, le idee non si limitano semplicemente alla gestione di un territorio più vasto. C’è una ricerca, su più settori. E questa passa dalla fase operativa degli studi che i componenti del Comitato stanno iniziando a predisporre.
Per predisporre i documenti sui quali avviare una discussione ampia e democratica che coinvolga in maniera consapevole le popolazioni dei due comuni, infatti, sono stati creati sei gruppi di lavoro, ciascuno coordinato da un referente. Il gruppo Giuridico studierà le implicazioni normative e amministrative della fusione; il gruppo Urbanistica e Servizi a rete porrà l’attenzione sugli aspetti tecnici; il gruppo di lavoro Economico finanziario avvierà l’analisi degli aspetti economico amministrativi; il gruppo Cultura e tematiche sociali guarderà agli aspetti di più diretto impatto per i cittadini di Trapani ed Erice; il gruppo Socio sanitario guarderà agli aspetti della tutela della salute; infine il gruppo Sport e turismo traccerà un quadro generale delle potenzialità dei comuni di Trapani ed Erice. Insomma, il valzer sembra proprio iniziato.