Andare in moto non è per tutti e a volte si può anche morire. Se vai in moto però, lo fai per la vita. La tua vita. Perchè la ami troppo, al punto da prendere profonda coscienza che, andando in moto affiderai la tua vita nelle mani di altri. Gente che, il più delle volte non ha le tue stesse sensibilità e rispetto delle norme di sicurezza.
Leonardo D’Amico era un motociclista. E amava la vita.
Con lui ho condiviso il più bel viaggio della mia vita. Da Capo Passero a Capo Nord: “due siculi sulle tracce dei vichinghi”. Quattordicimila chilometri in moto attraversando quindici nazioni, incontrando genti e costumi diversi da noi, rispettando le norme comuni della strada e dei luoghi.
NiQ e Leo e le loro due moto a raccontare alla radio e sul web questa avventura. Per me fu l’ultima, infatti dopo questa ho smesso di andare in moto. Leo invece continuò a farlo. Con i suoi tantissimi amici, sempre con sorrisi ed abbracci per tutti.
Fino a quel dannato giorno di maggio dell’anno scorso quando venne selezionato come motociclista di supporto alla tappa agrigentina del Giro d’Italia.
Leo si schiantò con la sua BMW contro l’utilitaria di un buzzurro delinquente che aveva abbattuto due transenne e si era immessa nel percorso del Giro già chiuso al traffico.
Mesi di coma in ospedale attorniato da amici e parenti. Un paese a lutto con quasi un migliaio di motociclisti a salutarlo nel giorno del suo funerale.
Ed è già passato un anno. Dimenticare Leo è impossibile per chi l’ha conosciuto. Ricordarlo è semplice e naturale e i suoi amici vogliono farlo così:
Era alla guida di un‘imbarcazione che aveva portato dalla Tunisia numerosi migranti, il presunto scafista…
Terza edizione del #trapanisìgierre in onda su Radio Cuore e su Radio Fantastica alle 12.30…
Obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria per un 33enne pregiudicato di Mazara…
Seconda edizione del #trapanisìgierre in onda su Radio Cuore e su Radio Fantastica alle 11.30…
Domenica l'adesione al Manifesto Italia Gentile
Il Comitato dei genitori si dice molto preoccupato: già la settimana scorsa un caso simile…