Il “Treno della Memoria” porta 20 studenti delle Superiori nei luoghi della Shoa

TRAPANI. Un concorso di idee riservato agli studenti delle scuole superiori sulla memoria della Shoa, sull’accoglienza e sull’integrazione. E’ il tema principale del “Treno della Memoria”, presentato dall’Udi e subito sposato dall’amministrazione comunale in qualità di capofila del distretto D50. Palazzo D’Alì, Erice, Paceco, Buseto, Calatafimi e Favignana, infatti, metteranno a disposizione degli studenti dei fondi attraverso i quali, i venti vincitori del concorso di idee, beneficeranno di altrettante borse di studio per recarsi nei luoghi simbolo degli orrori del secolo scorso: da Auschwitz a Berlino e Cracovia, dove aveva la sede la fabbrica di Oskar Schindler, l’uomo che salvò 801 ebrei.

Le dichiarazioni di Valentina Colli e di Vincenzo Abbruscato nel #trapanisìgierre quarta edizione. per ascoltare schiaccia PLAY:

Il Comune, con il sindaco Giacomo Tranchida e l’assessore Enzo Abbruscato in testa, ha deciso di aderire al progetto, estendendo la collaborazione agli altri Comuni dell’hinterland, nell’ottica della costruzione di un’interculturalità di più ampia visione. Il percorso formativo degli studenti che vinceranno il bando – diramato e concertato assieme al Provveditorato – comincerà con un incontro il 15 dicembre con gli educatori dell’associazione “Treno della Memoria” e proseguirà con un evento di restituzione, al ritorno dal viaggio, con gli elaborati di condivisione social da parte dei ragazzi partecipanti.

“Vogliamo regalare ai ragazzi la possibilità di entrare in contatto con la memoria della storia europea – spiega Valentina Colli, presidente del circolo locale dell’Udi, l’Unione Donne in Italia -. Pur chiamandosi “Treno della Memoria”, si tratta di un viaggio in bus che raggiungerà prima Berlino, il museo della Shoa ed il muro di Berlino, per poi fermarsi a Cracovia, alla fabbrica di Oskar Schindler, Auschwitz ed il ghetto. Questo sarà un viaggio su un mezzo lento che dilata i tempi e permetterà di riflettere sull’Europa, non soltanto quella che si studia per via della seconda guerra mondiale, ma ragionando anche su quei regimi oppressivi che hanno caratterizzato il secondo Novecento. Ciò che intendiamo fare è costruire la memoria attraverso la partecipazione a questi momenti devastanti, trasmettendo a questi ragazzi il senso di accoglienza e di multiculturalità affinché questi orrori non si ripetano più”.

“Siamo orgogliosi di aver saputo valorizzare l’idea dell’Udi – ha spiegato l’assessore Enzo Abbruscato – ed abbiamo esteso l’idea anche ai Comuni vicini. Ci sono degli avvenimenti storici che vanno sempre ricordati e con l’aiuto delle scuole vogliamo che non finiscano nel dimenticatoio. Così i nostri ragazzi, grazie alle venti borse di studio finanziate dai Comuni, avranno l’occasione di visitare questi luoghi e riteniamo che tutto il progetto possa dare quel messaggio di umanità del quale ancora oggi c’è un grande bisogno”.