Si è chiusa ieri a San San Vito Lo Capo la quindicesima edizione del Cous Cous Fest, il festival internazionale dell’integrazione culturale che ha registrato la presenza di di circa 250 mila visitatori. Per il secondo anno consecutivo la Francia è stata indicata come Paese vincitore per merito della a ricetta di cous cous con agnello brasato, cipolle al miele, uvetta, mandorle e spezie, preparata dalla chef Alice Delcourt, la piu’ votata dalla giuria tecnica guidata da Paolo Marchi. E’ andato invece all’Italia il premio della giuria popolare, per il cous cous di pesce al profumo di finocchietto preparato da due chef sanvitesi, Piera Spagnolo e Katia Abrignani, e dallo chef Fabrizio Ferrari di Lecco. Per una settimana nella cittadina del Trapanese è stata protagonista di una festa fatta di musica, degustazioni e spettacoli e scambio tra diverse culture. Il ous cous, piatto povero nato nei deserti del Maghreb, è diventato negli anni a San Vito Lo Capo simbolo di pace e integrazione. Il programma ha visto la presenza di grandi ospiti musicali, come Fiorella Mannoia, Goran Bregovic e Mario Venuti e ha ospitato anche la “Giornata europea della cooperazione territoriale”, promossa dalla Commissione Europea “Siamo fieri di questo risultato – ha dichiarato Matteo Rizzo, primo cittadino di San Vito Lo Capo – che conferma il Cous Cous Fest come uno degli eventi di maggiore rilievo nel panorama nazionale”. Sono stati oltre 38mila i ticket di degustazione venduti durante la manifestazione, record storico, e oltre 10 mila litri di vino siciliano sono stati consumati al villaggio gastronomico, insieme a quasi 2 mila litri d’olio, 6 tonnellate di semola di grano duro e quasi 40 mila porzioni di dolci tra cassatelle, cannoli e sfince.